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La terapia del carcinoma dello stomaco dipende dall'estensione della malattia e dalle condizioni di salute del paziente. Essa include la chirurgia, la chemioterapia e la radioterapia o radiochemioterapia concomitante (prima o dopo la terapia chirurgica, o in alternativa alla chirurgia nei pazienti non operabili). La strategia terapeutica dovrebbe pertanto prevedere una valutazione collegiale del singolo caso in presenza degli specialisti competenti (Chirurgo Generale, Oncologo Medico e Radioterapista).
TRATTAMENTO CHIRURGICO
La chirurgia rappresenta la principale modalità di trattamento del carcinoma gastrico. Un intervento chirurgico radicale è quello che garantisce la completa asportazione del tumore primitivo e la assenza di malattia residua diagnosticabile con i comuni esami di stadiazione.
I principi di chirurgia radicale per il carcinoma dello stomaco sono:
LINFOADENECTOMIA
Il numero di linfonodi metastatici ed il rapporto tra numero di linfonodi metastatici e numero di linfonodi esaminati sono tra i fattori prognostici più importanti per pazienti con cancro gastrico sottoposti ad intervento radicale. Viene raccomandata l’asportazione di almeno 15 linfonodi, necessaria per poter effettuare una corretta definizione del grado di diffusione della malattia.
CHIRURGIA MINI-INVASIVA
I risultati fino ad ora riportati in letteratura dimostrano che la chirurgia dello stomaco può essere
realizzata in corso di laparoscopia e che tale metodica non è gravata da maggiori complicanze post-operatorie e può rispettare i principi di chirurgia oncologica che vengono applicati in corso di laparotomia. La laparoscopia ha il vantaggio per il paziente di una minore ospedalizzazione e una più rapida ripresa delle comuni attività quotidiane.