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Il tumore al polmone è la forma di cancro più frequente nel mondo. Tra le forme di cancro al polmone quella prevalente è il tumore non a piccole cellule. In Italia i nuovi casi stimati nel 2008 sono stati in totale 32102 di cui 25147 uomini e 6955 donne.
Il fumo di sigaretta è considerato il principale fattore di rischio per lo sviluppo di carcinoma del polmone e si ritiene sia responsabile dell’85% dei casi osservati. Altri fattori di rischio riconosciuti sono l’esposizione professionale a elementi carcinogenici (ad esempio asbesto, radon, idrocarburi policiclici, cromo) e, benché non siano presenti ancora dati definitivi, l'esposizione allo smog e all'inquinamento atmosferico (prodotti della combustione dei derivati del petrolio e prodotti delle lavorazioni che comportano l'uso di metalli particolari come nichel e cromo).
La predisposizione genetica non ha invece un ruolo accertato.
La maggioranza dei tumori polmonari (90-95%) è rappresentata da tumori maligni di origine epiteliale (carcinomi); le forme epiteliali si distinguono ulteriormente in "tumori a piccole cellule" (SCLC) e "tumori non a piccole cellule" (NSCLC).
La maggior parte dei pazienti con un tumore al polmone hanno sintomi che frequentemente sono attribuiti ad effetti collaterali del fumo: i più frequenti sono tosse, produzione di muco e affanno. Perdita di peso, raucedine e emottisi (presenza di espettorato striato di sangue) possono comparire in pazienti che presentano una malattia più avanzata.