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Informazioni essenziali
La chirurgia oncologica della prostata consiste nella prostatectomia radicale, ossia nell'asportazione di tutta la ghiandola prostatica e delle vescicole seminali.
E’ un intervento che si esegue in circa 3 ore e viene sempre eseguito in anestesia generale.
La chirurgia può essere effettuata sia con tecnica laparotomica (ossia attraverso un taglio attraverso la parete addominale del paziente), sia con tecnica laparoscopica (inserendo nella pelvi del paziente una videocamera e strumenti miniaturizzati che permettono di operare senza dover “aprire la pancia” del paziente) sia, più recentemente, con tecnica robotica (attraverso un robot che esegue i comandi che gli vengono impartiti dal chirurgo).
In alcuni casi selezionati, il chirurgo sceglie anche di asportare i linfonodi presenti a livello pelvico (linfadenectomia pelvica) o, piuttosto, di asportare solo quelli che ritiene più a rischio di contenere depositi di malattia (sampling linfonodale).
Informazioni Complementari
Al di là delle complicanze post chirurgiche “classiche” comuni a qualunque intervento chirurgico (come le infezioni postoperatorie, le complicanze anestesiologiche, etc etc), tra gli effetti collaterali della prostatectomia radicale assumono un certo rilievo l’incontinenza urinaria e l’impotenza.
L'incontinenza urinaria è caratterizzata da perdite urinarie in genere di modesta entità (che comportano la necessità di indossare una sottile protezione per gli slip) o che si manifestano sotto sforzo (come dopo un colpo di tosse, etc etc…).
Il termine impotenza sessuale designa molte condizioni cliniche diverse (una ventina secondo una recente classificazione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità – OMS). A seguito di una prostatectomia radicale, la sezione dei nervi che consentono l’erezione durante l’atto sessuale impedisce, appunto, la penetrazione del partner. Tale condizione può essere alleviata , nella maggior parte dei casi, da farmaci come il Sildenafil. In una minoranza dei casi, alcune tecniche chirurgiche dette di “nerve sparing” permettono di risparmiare i nervi dell’erezione e ridurre il rischio di impotenza post-chirurgica.