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Le radiazioni utilizzate sono principalmente fotoni X, la tecnica radioterapica più utilizzata é l'IMRT (radioterapia ad intensità modulata). La dose totale può variare da 30 Gy (10 sedute), nei trattamenti con intento palliativo, a 66-70 Gy (33-35 sedute) nei pazienti che, per condizioni cliniche generali ed estensione della malattia, meritano un trattamento con dosi di radicalità.
Gli effetti collaterali più frequenti possono manifestarsi dopo la radioterapia a dosi di radicalità: fibrosi dei muscoli massetere e pterigoideo con comparsa di trisma; otite esterna e/o media ed ipoacusia anche significativa; raramente anchilosi sintomatica dell’articolazione temporo-mandibolare, danno al tronco encefalico, necrosi del lobo temporale, osteoradionecrosi del canale acustico esterno o della mandibola, sindrome di Menière.