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Radioterapia
Viene utilizzata da sola quando il tumore è in stadio iniziale.
La radioterapia è un trattamento locale che usa radiazioni (raggi X o altri) per uccidere le cellule tumorali, può essere somministrata dall’esterno del corpo, attraverso una macchina (radioterapia a fasci esterni) o dall’interno (brachiterapia).
Può anche essere associata alla chemioterapia ( radio-chemioterapia) come trattamento esclusivo nei casi localmente avanzati non candidabili a chirurgia.
La radioterapia può anche essere utilizzata, nei casi avanzati, per il trattamento di metastasi ossee, encefaliche, linfonodali, polmonari.
In nessun momento della radioterapia a fasci esterni il paziente è radioattivo. Non esistono dunque misure di precauzione da prendersi né nella vita personale né nella vita sociale ed il paziente in corso di radioterapia può restare a contatto con i propri familiari.
Il trattamento radioterapico può dar luogo ai seguenti effetti collaterali acuti e cronici: dermatite e mucosite (infiammazione del tessuto che riveste le vie aereo-digestive superiori, provocato dalle radiazioni) ; dolore nelle sedi irradiate e difficoltà ad alimentarsi che comportano la necessità di terapie di supporto nutrizionale in corso di terapia radiante (per esempio l’utilizzo di integratori alimentari, il posizionamento di sondino naso gastrico etc) ; xerostomia ( riduzione della salivazione); fibrosi tardiva: indurimento, perdita di elasticità dei tessuti coinvolti dal trattamento radiante.